MOSTRA UNO DI NOI: "Bertu Sart"
Il giorno 11 dicembre 2022, in occasione dei mercatini di Natale 2022, abbiamo organizzato la Mostra dedicata al concittadino Bertu Sart, Umberto il sarto di Cornate d'Adda. La vita del concittadino sarà in mostra, tramite fotografie e le sue opere, al Palazzo Comunale, sala Leonardo da Vinci dalle ore 10.00 alle 18.00.
Umberto Brivio, detto Bertu Sart, nasce nel 1908, e fin da giovane dimostra grande talento per la professione di sarto. Di animo buono e caritatevole, si distingue per aiutareo il prossimo intervenendo personalmente per risolvere qualsiasi problema.
Padre di 9 figli morì a soli 47 anni lasciando una grandissima eredità morale alla città di Cornate d'Adda.
I nostri soci Angelo e Guido Stucchi ti aspetta per raccontarti della Cornate d'Adda di inizio secolo e di Bertu.
Serata "Ricordi d'Infanzia" 18 novembre 2022
Venerdì 18 novembre alle 20:30 presso la Sala Leonardo del Palazzo Comunale si terrà l’evento “Ricordi d’Infanzia” dedicato ai racconti dei nostri concittadini che hanno vissuto e lavorato nella centrale Bertini negli anni della Seconda guerra mondiale.
Sarà proiettato il documentario “Storie d’Adda” realizzato da Edison a partire da un’idea dell’Assessorato alla Cultura e interverranno i protagonisti del documentario.
L’ingresso è libero ma si consiglia la prenotazione su: https://cornatecultura.prenotime.it/prenota
Visita Serale alla centrale idroelettrica Bertini


Un' occasione unica e suggestiva per visitare la Centrale idroelettrica A. Bertini a Porto d'Adda di sera, alla scoperta della sua storia e del suo funzionamento.
Per Prenotazioni: https://prolococornatedadda.prenotime.it/
LUOGO EVENTO: Cornate d'Adda, Centrale A. Bertini (posizione google maps: https://goo.gl/maps/Y9vgYszWydh3tfma6)
ORARI PARTENZE E DURATA: Ogni 20 minuti dalle 20:20 alle 21:20 (orario ultimo ingresso). Si prega cortesemente di presentarsi almeno 10 minuti prima dell’inizio della visita. La visita dura 45 minuti.
INFORMAZIONI: Per qualsiasi informazione, non esitare a contattarci ai nostri indirizzi: mail: info@prolococornatedadda.it tel. 3496226178
Eletto il nuovo Presidente della Pro Loco: grazie Virgilio per il lavoro fatto
Cari soci Pro Loco, vi comunico che il nostro Presidente Virgilio Airoldi ha recentemente rassegnato le dimissioni dalla carica in una lettera formale inviata ai Consiglieri.
Virgilio Airoldi infatti ritiene arrivato il momento di cedere il passo, essendo stato raggiunto l’obiettivo, già anticipato e preventivato al momento della seconda “discesa in campo” in Pro Loco dell’anno scorso, di essere riusciti a coinvolgere nuove persone nell'Associazione. Virgilio rimane apprezzato e prezioso volontario e consigliere della Pro Loco.
Questa sera 29 giugno 2022, il Consiglio ha eletto il nuovo Presidente della Pro Loco, identificato nella figura del consigliere Francesco Arlati.
A Virgilio Airoldi noi tutti siamo grati per il lavoro fatto e l'entusiasmo e la passione con cui ha sempre vissuto la carica istituzionale.
A Francesco Arlati noi consiglieri facciamo le congratulazioni ed auguriamo un buon lavoro.
Elena Bottura, consigliere Pro Loco.
Video degli eventi Pro Loco 2021
Per ripercorrere insieme gli eventi organizzati nel 2021 dalla nostra Pro Loco, vi proponiamo un breve video riassuntivo, disponibile al seguente link:
https://www.prolococornatedadda.it/wp-content/uploads/2022/02/Video-Pro-Loco-2021.mp4
Risultati elezioni Consiglio di Amministrazione - 4 febbraio 2022
Comunichiamo che, in seguito alle elezioni per i tre posti vacanti all'interno del Consiglio di Amministrazione della Pro Loco di Cornate d'Adda, per i quali erano candidati: ARLATI FRANCESCO, BESTETTI SIMONE, BIELLI ELENA, BOTTURA ELENA, PARMA FERDINANDO, STUCCHI STEFANIA, sono risultati eletti:
- ARLATI FRANCESCO
- BESTETTI SIMONE
- PARMA FERDINANDO
A tutti i candidati va il ringraziamento dell'attuale Consiglio di Amministrazione per aver deciso di mettersi in gioco in prima persona per il futuro dell'Associazione, e agli eletti i più vivi auguri per un buon mandato! 😄
Assemblea ordinaria dei Soci - 4 febbraio 2022
Venerdì prossimo, 4 febbraio, si terrà l'Assemblea ordinaria dei Soci della Pro Loco di Cornate d'Adda, alle ore 20:30, presso la Sala Leonardo da Vinci del Palazzo Comunale di Cornate d'Adda.
Nel rispetto delle vigenti normative per la prevenzione da covid-19 e della capienza massima della Sala, l'accesso sarà consentito soltanto ai soci che hanno già inoltrato la propria richiesta di partecipazione e che dovranno presentarsi muniti di green pass e di mascherina
In questa occasione si terranno anche le elezioni per tre nuovi membri del Consiglio di Amministrazione, in sostituzione dei tre consiglieri dimissionari, secondo quanto previsto dal nuovo statuto. In questa occasione si terranno anche le elezioni per l'Organo di Controllo (Collegio dei revisori dei conti).
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Ci ha lasciato Vittorio Alberganti, il cui contributo è stato di fondamentale importanza alla crescita della nostra Associazione, al cui interno ha ricoperto anche la carica di vicepresidente. A lui va il nostro ricordo, con gratitudine immensa ed indescrivibile affetto.
Dante Alighieri, Vanni Rossi e Porto d'Adda
Cari lettori, condividiamo per conoscenza il seguente articolo, pubblicato sul numero di dicembre de La Voce di Cornate d’Adda (https://issuu.com/comune.cornate/docs/la_voce_2021_12?fbclid=IwAR01K9hhh7z6mbbHiYqjtTIMCGhwW2yMG-pdSMUt2GnYExqf5fpXE_EZhBk) e a firma del nostro segretario Filippo Mauri, che riprende nuovamente l'argomento delle figure dantesche presenti nel Giudizio Universale della chiesa di S. Giuseppe a Porto d'Adda.
Un filo esile e sottile, quasi invisibile, eppure colorato e prezioso unisce Cornate d’Adda e la Commedia dantesca: gli affreschi della chiesa di S. Giuseppe a Porto d’Adda, realizzati da Vanni Rossi, ed in particolare la sezione infernale del Giudizio Universale. Nel settecentesimo anniversario della morte del Sommo poeta, la Pro Loco ha voluto dedicare ampio spazio a questo legame, appoggiando e favorendo la scrittura e la stampa di un breve libretto, Suggestioni dantesche – I richiami alla Divina Commedia nel Giudizio Universale di Vanni Rossi a Porto d’Adda, composto da chi scrive e arricchito dalle fotografie di Giorgio Maretti.
Molto si potrebbe dire e scrivere sull’argomento, ma lo spazio obbliga qui a una selezione. Passeremo quindi in rassegna soltanto le più evocative fra le molte figure che popolano l’affresco. Per quanto sarà omesso, rimando alla lettura del volumetto, disponibile presso la biblioteca comunale e la sede della Pro Loco.
Iniziamo allora – tolto ogni indugio – con alcune fra le più celebri anime dell’Inferno dantesco. In alto a sinistra, Paolo e Francesca (1): mentre un angelo stringe minacciosamente una ciocca di capelli dell’uomo per scaraventarlo fra i dannati, un malizioso demonio nero afferra alla vita Francesca in un grottesco abbraccio, per poterla trascinare più facilmente all’inferno. Li attende il secondo cerchio, dove rimarranno in eterno; separarli sarà però impossibile: per quanto trascinati dalla bufera infernal, che mai non resta, i due rimarranno eternamente abbracciati. Più in basso, a destra, il Conte Ugolino (2) si accanisce sull’arcivescovo Ruggieri, di cui rode senza sosta il cranio sanguinolento. L’astio vendicativo del conte è tale da renderlo totalmente incurante del fatto che un diavolo nero e cornuto li ha afferrati entrambi con un cappio per condurli nella profondità demoniache. Come Paolo e Francesca, anche il conte Ugolino e l’arcivescovo Ruggieri sono destinati a trascorrere l’eternità insieme, in un abbraccio però totalmente diverso.
Alcuni dettagli potrebbero passare inosservati ad un primo sguardo. È il caso dello spazio vuoto che si apre improvvisamente sulla destra, nel contorto groviglio di volti e corpi, di dannati e demòni. Questo piccolo squarcio di cielo – o meglio, di aura sanza tempo tinta – serve a rappresentare l’ennesima pena di dantesca memoria: una lenta e vorticante pioggia di fuoco come quella ritratta flagella infatti ‘l sabbion, il terzo girone del settimo cerchio, luogo di punizione eterna dei violenti contro Dio (3). Alle volte, a sfuggire sono invece intere figure, come quella dell’anima situata poco sotto, che può forse essere identificata come quella di un’ipocrita (4). A suggerire questa interpretazione è il colore con cui l’anima è stata dipinta, un giallo caldo e dorato: nella Commedia, pesantissime cappe di piombo, dorate però all’esterno, sono indossate per l’appunto dagli ipocriti, che scontano così la loro pena nella sesta bolgia dell’ottavo cerchio. Il pennello di Vanni Rossi evoca dalla successiva bolgia dantesca anche un ladro (5): pallido e sofferente, cerca di trattenere invano la serpe velenosa che, contorcendosi, gli si è avvinghiata attorno ai polsi.
Ecco che attraverso i ladri arriviamo infine a ciò che suscita sempre maggior stupore in chi ammiri per la prima volta il Giudizio Universale di Vanni Rossi. Fra i dannati, infatti, anche Adolf Hitler (6) e Benito Mussolini (7). Se il dittatore tedesco, strozzato dalle spire di un enorme serpente, afferra a sua volta per la gola il rettile, cercando di ucciderlo – l’inferno stesso fatica a trattenere un peccatore tanto terribile –, il corrispettivo italiano spinge (o ci batte contro la testa, come sosteneva Fedele Molteni?) un pesante masso, mentre un diavolo rosso alle sue spalle alza minaccioso la frusta.
Siamo nell’estate del ’44 quando i due dittatori vengono inseriti nell’affresco: non è finita la guerra, non è finita l’occupazione tedesca, non i loro indescrivibili orrori; soprattutto, i due ancora vivono. Vanni Rossi ne fissa tuttavia anzitempo – novello Dante – la destinazione eterna. Non lo muove però un bruciante desiderio di vendetta né un odio acerbo, ma al contrario un profondo senso di amore cristiano. A testimoniarci questi sentimenti è la poesiola che scrisse sul macigno spinto da Mussolini, datata 31 agosto 1944, che recita, in conclusione:
L’animo nostro non vuol nessun a bruciar, il Buon Dio sa!!! Con immani sacrifici e disgrazie, solo armato d’un sano Ideal, compiuto s’è il “Giudizio”, nessuno potè fermare l’artista, né i dolori né il male. Tu che leggi e su questi fai il tuo giudizio, medita ben l’opra del pittor; ricorda chi per questa lottò lavorò e soffrì, perché l’umanità si ravveda, torni buona; e dal Creator non sia data cotal terribil pena.